Molteplici leggende e storie circondano i gatti, animale che accompagna l’uomo da migliaia di anni.
Tra le credenze più diffuse vi è quella che riguarda il Gatto nero e la sua triste nomea che lo descrive come portatore di sventure.
Va precisato che in realtà questa reputazione negativa trova dimora in paesi quali gli Stati Uniti, Spagna e Italia, mentre in altri come la Scozia, il Giappone e l’Inghilterra, il gatto nero è simbolo di fortuna e prosperità e se accolto in casa dona protezione alla famiglia, un amuleto in grado di tenere lontani spettri e demoni.
Ma come e quando il gatto nero si è guadagnato la fama di portatore di sfortuna?

Sguardo magnetico di un gatto nero
Il Gatto delle Streghe.
Il perché va ricercato nelle superstizioni che sono nate a partire dal Medioevo, è proprio da lì, che ha preso vita questa assurda diceria. All’epoca poteva capitare che nelle strade buie e poco illuminate, nei borghi o nei sentieri fuori dalle mura, ci si imbattesse in qualche gatto, il pelo nero lo rendeva quasi invisibile e le uniche cose che si riusciva a scorgere erano i piccoli occhi gialli con pupille a fessura. Questi occhi che spiccavano dalla penombra incutevano timore nell’uomo.
Allo stesso modo il loro muoversi furtivo e il loro improvviso attraversamento, spaventava i cavalli che imbizzarriti creavano scompiglio, da qui la leggenda che i gatti neri fossero controllati direttamente dal demonio e inviati sulle strade per recare danno.
Questo articolo è tratto dal libro “Fatti i gatti tuoi” di Federico Santaiti
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Strega con gatto nero in braccio
In generale, per tutto il Medioevo, il gatto nero venne considerato come amico del diavolo e diversi Papi si macchiarono dell’uccisione di centinaia di felini che venivano bruciati vivi durante le feste popolari o giustiziati insieme alle streghe nelle esecuzioni. Il fervore cristiano arrivava a superare il buonsenso, perseguitando il culto pagano che veniva associato ad ogni situazione bizzarra o inspiegabile.
La caccia alle streghe portò sulla forca centinaia di donne accusate di stregoneria solo perché associate ai Gatti Neri. Accudire e dar da mangiare a dei gatti con il manto nero bastava per condannarle come serve del diavolo e bruciarle vive nelle piazze insieme ai gatti.
Gli unici gatti Neri che potevano salvarsi erano quelli che portavano la Macchia della Madonna: un ciuffetto di peli bianchi sotto la gola. Quello era il segno che un gatto maledetto, fosse stato toccato dalla Madonna e quindi purificato.
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Gatto bianco e nero
Tra i tanti miti legati alla figura del Gatto Nero vi è una leggenda che mostra come in realtà la vera sfortuna sia data dall’ignoranza delle persone.
Il Mito Del Gatto Nero
correva l anno mille e nel cuore dell’Europa vi era una città letteralmente divisa in 2 da un fiume.
il corso d’acqua, impediva gli spostamenti e limitava il commercio.
gli abitanti del posto per ben tre volte provarono a costruirne uno, ma ogni sforzo risultava vano, perché il ponte puntualmente crollava.
e fu così che un giorno davanti agli occhi sconfortati del capo Mastro apparve il diavolo.
Il demonio divertito dai ripetuti fallimenti, offrì all’uomo un patto.
si propose di costruire egli stesso un ponte che non sarebbe MAI crollato,
ma in cambio preteso l’anima del primo che lo avrebbe attraversato.
L’uomo Accettò.
Il diavolo all’imbrunire iniziò a edificarlo, Per non avere occhi curiosi ad osservarlo, scatenò un terribile temporale, come mai si era visto in paese,
che costrinse anche i più coraggiosi a rimanere in casa al sicuro.
Il capo mastro pieno di rimorso, nonostante il diluvio, andò a confessarsi da un prete, e fu proprio quest’ultimo ad escogitare un piano.
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Ponte del Diavolo in Germania
l’indomani il Ponte era costruito e i gli abitanti stupiti si erano avvicinati alla struttura.
Ma prima che qualcuno potesse attraversarlo, Il prete mise in pratica il suo piano, per salvare l’anima di un uomo avrebbe sacrificato quella di un gatto. tirò fuori da un sacco di pezza un gatto bianco.
lo poggiò a terra ma il gatto rimase immobile, e non sembrava propenso ad attraversarlo così il prete prese la boccetta e verso sul suo pelo tutta l’acqua benedetta che aveva.Il gatto spaventato inizio ad attraversare il ponte a tutta velocità, aveva da poco superato la metà quando dal nulla divamparono le fiamme.
Il diavolo apparve.. e dopo essersi accorto della beffa, tentò ugualmente di prendere l’anima dell’animale, ma grazie alla protezione dell’acqua santa gli fu impossibile.
Tuttavia ai suoi occhi il gatto era complice dell’uomo e non poteva restare impunito.
Scagliò sull’animale una nuvola di cenere nera, nera come l’oscurità
per diversi minuti fu impossibile per i presenti guardare, ma quando la nube si dissolse, tutti poterono vedere che il Gatto era diventato nero.

Gatto nero sull’albero
Il gatto aveva salvato l’anima dell’uomo e ne aveva pagato il prezzo, tuttavia non fu il diavolo a macchiare il suo nome,
ma l’uomo che da quel giorno lo accuso ingiustamente di essere maledetto. una superstizione che ancora oggi si porta dietro
Se questa leggenda ti è piaciuta e vuoi approfondirla trovi il video qui sotto.
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